In principio era la politica turca dei “zero problemi con i vicini”, la visione dell'allora ministro degli Esteri (ora premier) Ahmet Davutoğlu di uno spazio di collaborazione pacifica nel proprio estero vicino.
Passo indietro della VMRO di Nikola Gruevski ed elezioni posticipate al prossimo 5 giugno. E' questo il risultato di una giornata – l'ennesima – di forte tensione politica in Macedonia, terminata nella tarda serata di ieri con la decisione presa a larga maggioranza dal parlamento di Skopje.
Sono morte congelate nella neve nei pressi dalla cittadina di Malko Tarnovo, poco dopo aver attraversato il confine tra Turchia e Bulgaria. Una donna e una ragazza di forse quindici anni, probabilmente afgane, sono state rintracciate – quando già era troppo tardi – da pattuglie della polizia di frontiera bulgara nel tardo pomeriggio di sabato 6 febbraio.
“La popolazione delle isole greche dell'Egeo hanno fatto e fanno il possibile per aiutare i rifugiati siriani, nonostante la crisi economica che li colpisce duramente da anni […] La solidarietà che hanno dimostrato non deve essere dimenticata, perché costituisce un contributo importante alla stabilità e alla pace nel mondo”.
Situati lungo le storiche mura Teodosiane, gli orti (Bostanları) di Yedikule rappresentano un continuum di tradizioni e conoscenze che affondano le radici negli ultimi quindici secoli della città sul Bosforo, Costantinopoli prima e Istanbul poi.
Nonostante le proibitive condizioni meterologiche, con temperature che da giorni restano di molti gradi sotto lo zero, migliaia di migranti, rifugiati e richiedenti asilo continuano a percorrere la cosiddetta “rotta balcanica” che corre attraverso la penisola, nel tentativo di raggiungere l'Europa centro-settentrionale.
“Abbiamo visto la macchina della polizia e abbiamo cominciato a correre. Un ragazzo ha urlato e quando ci siamo girati abbiamo visto il cane che lo mordeva, trascinandolo per almeno 15 metri. Poi sono arrivati otto poliziotti, che hanno iniziato a picchiarlo […]. Poi un altro poliziotto mi ha colpito sulla testa col calcio della pistola. Sanguinavo copiosamente […]. Ci hanno preso due telefonini, i soldi e le scarpe nuove. Poi ci hanno trasportato fino al confine, e a forza di bastonate ci hanno fatto riattraversare il confine con la Turchia”.
Falliscono i negoziati facilitati dal Commissario Ue per i negoziati all'Allargamento Johannes Hahn, ma la Macedonia andrà comunque ad elezioni anticipate il prossimo 24 aprile.
“E' importante che giustizia venga fatta. E' per questo che siamo lieti di poter dare alla Corte [Speciale] una sede”. E' con queste parole che il ministro degli Esteri olandese, Bert Koenders, ha confermato venerdì scorso che la Corte Speciale su presunti crimini di esponenti dell'UÇK (Esercito di Liberazione del Kosovo) sarà ospitata all'Aja.
Degree in Media Studies from the University of Trieste. He worked in the field of international cooperation in Kosovo before becoming a journalist. He has been living and working in Sofia, Bulgaria, since 2005 where he has collaborated with various Italian and international media providers. He speaks Bulgarian, Serbo-Croatian, Slovene and Macedonian. Based in Sofia, he has been working for Osservatorio Balcani e Caucaso since 2006.